Displasia spondilo-epifisaria tardiva
- 4 Progetti di Ricerca Finanziati
- 2 Ricercatori
- 1.115.824€ Finanziamento totale
Cos'è e come si manifesta la displasia spondilo-epifisaria tardiva?
- La displasia spondiloepifisaria tardiva (SEDT) è una rara malattia genetica caratterizzata da bassa statura, collo e tronco corti, torace a botte. La SEDT si manifesta tardivamente entro la prima decade di vita con un rallentamento della crescita. Precocemente, compaiono cifosi toracica e lordosi lombare. La complicanza principale è un'osteartrite precoce. L'espressività clinica della malattia è molto variabile.
Come si trasmette la displasia spondilo-epifisaria tardiva?
- La malattia è causata da mutazioni del gene SEDL che codifica per una proteina che fa parte di un complesso coinvolto nel traffico intracellulare di membrane. Il gene SEDL è localizzato sul cromosoma X (regione p22); per questo in genere solo i maschi (che hanno una sola copia di cromosoma X) presentano i sintomi, mentre le femmine (che hanno due copie del cromosoma X) sono portatrici sane. Una donna portatrice sana ha il 50 per cento di probabilità di trasmettere la malattia a ogni figlio maschio.
Come avviene la diagnosi della displasia spondilo-epifisaria tardiva?
- La diagnosi di SEDT è suggerita dalla presenza di statura molto bassa in un soggetto maschio di 8-15 anni. Anche alcune manifestazioni radiografiche della malattia sono diagnostiche, in particolare l'appiattimento delle vertebre nel tratto toraco-lombare, il restringimento degli spazi e dei dischi intervertebrali e la presenza di gibbosità della porzione posteriore delle vertebre. La diagnosi è confermata dall'analisi genetica, con identificazione della mutazione responsabile nel gene SEDL.
Quali sono le possibilità di cura attualmente disponibili per la displasia spondilo-epifisaria tardiva?
- Non esiste trattamento specifico della SEDT, ma sono possibili la prevenzione e il trattamento delle complicanze. Per prevenire l'artrite prematura è consigliabile mantenere un buon rapporto peso/altezza e praticare esercizio fisco regolare che non sottoponga a carico eccessivo le articolazioni (per esempio ciclismo e nuoto).
Approfondisci su Orphanet
21.05.20
Covid 19: l’importante contributo della biologia cellulare
Studiare i processi cellulari che determinano il manifestarsi delle malattie genetiche rare porta all’acquisizione di nuove informazioni che possono essere utilizzate anche per sconfiggere malattie più comuni.

28.09.12
All’Istituto Telethon di Napoli scoperto un sistema per i trasporti eccezionali
Scoperto al Tigem di Napoli un meccanismo con risvolti interessanti per una rara malattia della cartilagine, la displasia spondiloepifisaria tardiva (SEDT)
